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No elettrodotto aereo

Un fosco presagio aleggia sui cieli della Riviera del Brenta e di Saonara, è quello dell’elettrodotto aereo che l’azienda monopolista nella trasmissione dell’energia ha in mente di costruire fra Dolo e Camin. Uno “stenditoio”, com’è stato definito, che vede i suoi fili sospesi tra piloni alti decine di metri, più dei nostri campanili. La situazione ha del paradossale: nel 2013 il Consiglio di Stato aveva già cassato in via definitiva un progetto analogo, ma ora Terna lo ripresenta con qualche modifica. Paradosso nel paradosso, non fornisce progetti realmente alternativi:

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l’interramento, nonostante il percorso si dipani in pianura e in aree già di proprietà demaniale, non viene neppure preso in considerazione. Il pregiudizio che lo “stenditoio” arrecherebbe alla salute è intuibile data la sua prossimità a case, scuole e opifici, ma quello nei confronti dell’estetica è palese: Villa Pisani e Villa Sagredo oltre a tutte le ridenti comunità attraversate vedrebbero il loro paesaggio sfregiato irreparabilmente. “Cosa ne penseranno i tanti turisti che giungono in Riviera di questo curioso popolo italiano che permette una cosa simile?” si domanda Roberto Bano, proprietario di Villa Sagredo, e noi con lui.

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