Elettrodotto alla commissione VIA? La Regione faccia la sua parte

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Negli ultimi giorni la stampa locale ha dato ampio risalto all’approdo in commissione VIA del progetto di “Razionalizzazione rete AT aree Venezia e Padova” come viene ampollosamente definito dall’Azienda promotrice.

Non possiamo dirci soddisfatti della piega che sta avendo la questione: mai ci saremmo aspettati di dover lottare nuovamente contro lo stesso progetto già bocciato senza appello nel 2013 dal Consiglio di Stato, mai avremmo creduto di trovare da parte dell’Azienda un comportamento così poco collaborativo ed incline al dialogo.

Terna si vanta di demolire un gran numero di linee elettriche liberando porzioni di territorio vessate da decenni dalle relative servitù, ma al prezzo di sacrificarne delle altre completamente vergini. In nome di quale perversa logica, verrebbe da chiedersi, per liberare un territorio dalla servitù se ne opprime in modo peggiore quello finitimo? Quale medicina, per salvare un malato, uccide il suo vicino?

Come gruppi No Elettrodotto Aereo, comunque, siamo fiduciosi: il progetto così com’è stato redatto presenta errori marchiani che i legali ed i tecnici dei nostri comuni avranno occasione di rilevare nelle sedi opportune e di fronte alle autorità competenti ma, soprattutto, l’arrivo del progetto alla VIA è l’occasione per la Regione Veneto di fare la sua parte.

Il Presidente Luca Zaia e l’assessore Roberto Marcato hanno preso pubblicamente l’impegno di sostenere l’interramento dell’elettrodotto nella sua interezza, da Venezia a Padova. Zaia e Marcato sono uomini di parola, ed è giunto il momento che tengano fede a quanto affermato in piazza, di fronte ai cittadini della Riviera del Brenta e di Saonara: con la VIA le chiacchiere stanno a zero.

La Regione Veneto ha il dovere di serrare i ranghi e far sentire chiara e forte la sua voce nelle sedi opportune, ha il dovere civile e morale di tutelare tutti i suoi cittadini, sia quelli già vessati dal problema degli elettrodotti che coloro i quali rischiano d’esserlo in futuro.

Il prossimo 22 ottobre anche i cittadini della Riviera del Brenta e di Saonara saranno chiamati ad esprimersi nel referendum sull’autonomia del Veneto, la Regione dimostri di meritarsi tale autonomia già da ora tutelando i suoi cittadini e difendendoli dalle prevaricazioni di un progetto nato male e perpetrato peggio com’è quello dell’elettrodotto Venezia – Padova.

 

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